- Sonntag 5. März- 11:00 Uhr - Odeon
Theater
- Evento bilingue - Zweisprachige Veranstaltung
- Modera/Moderation: Renate Lunzer, Remo Castellini
- Photo credits: Peter-Andreas Hassiepen
Der Autor Claudio Magris nimmt per Live- Videoübertragung teil, nur für das Publikum im Theater sichtbar.
Claudio Magris sarà in collegamento video, visibile solo per il pubblico del teatro.
Der habsburgische Mythos in der modernen österreichischen
Literatur
Erste Ausgabe 1966 - letzte Ausgabe Zsolnay 2000
(aus dem Italienischen von Madeleine von
Pásztory)
Magris veröffentlichte als Triestiner Jung-Germanist mit 24 Jahren seine auf Italienisch geschriebene Doktorarbeit. Das Buch über den habsburgischen Mythos
ist in den sechzig Jahren seit seiner Entstehung selbst zum Mythos geworden,
zum "Lebensroman seines Autors", ja zur "Karte seiner geistigen
und kulturellen Geographie", wie Magris nun im Vorwort zur Neuauflage
schreibt. In sechs Kapiteln - von der Zeit Maria Theresias über Nestroy und
Grillparzer zu Hofmannsthal, Kraus und Musil - zeichnete der damals 20-jährige
Triestiner die Geschichte der habsburgischen Kultur nach und versuchte, in der
Vielfalt eine "große Linie zu finden". Magris' viel diskutiertes Buch
legte damit den Grundstein zu der Wiederentdeckung des k.u.k. Österreich,
seiner kulturellen Kontinuitäten und politischen Brüche.
Il mito
asburgico nella letteratura austriaca moderna
Einaudi Editore
Apparso agli inizi degli anni Sessanta, questo
libro ha avuto il merito di indagare tra i primi un tema che avrebbe poi goduto
di una fortuna ininterrotta. Nel mito absburgico confluiscono molte componenti:
l’idealizzazione dell’Impero come armonica entità sovranazionale e
universalistica; il senso dell’ordine e della gerarchia; l’imperatore Francesco
Giuseppe, che di quell’ordine era simbolo e garante; una visione edonistica ed
epicurea della vita, con epicentro Vienna…
Intrecciando storia, cultura e costume, Magris ha ricostruito le ragioni
storiche di questo mito e la sua presenza nelle opere letterarie, dall’epoca
Biedermeier ad autori come Schnitzler, Hofmannsthal, Kraus, Rilke, Roth,
Werfel, Zweig, Musil, Doderer, la cui adesione al proprio tempo ha assunto la
forma, tipicamente austriaca, dell’ironia, della critica disincantata e
beffarda.
Claudio Magris,
1939 in Triest geboren, studierte Germanistik in Turin und Freiburg. Von 1978 bis zu
seiner Emeritierung 2006 war er Professor für Deutsche Sprache und Literatur in
Triest. Bei Hanser erschienen u.a. Donau
(Biographie eines Flusses, 1988), Verfahren
eingestellt (Roman, 2017) und Gekrümmte
Zeit in Krems (Erzählungen, 2022). Magris erhielt zahlreiche wichtige
Literaturpreise, u.a. 1999 den Premio Strega für Die Welt en gros und en détail, 2001 den Leipziger Buchpreis für
Europäische Verständigung und 2006 den Prinz-von-Asturien-Preis. 2009 erhielt
er den Friedenspreis des Deutschen Buchhandels und den Essaypreis Charles
Veillon. 2012 wurde ihm das Große Verdienstkreuz des Verdienstordens der
Bundesrepublik Deutschland verliehen.
Claudio Magris, nato a Trieste, ha insegnato Lingua
e Letteratura tedesca presso le Università di Trieste e di Torino. Ha ricevuto
diverse lauree honoris causa e numerosi premi, tra i quali: Prix du meilleur
livre étranger 1990, Premio Strega 1997, Premio Principe de Asturias 2004,
Friedenspreis des Deutschen Buchhandels 2009, Premio FIL de Literatura en
Lenguas Romances 2014, Kafka-Prize 2016.
Nel 2012 è stato insignito della Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania.
Paolo Di Paolo wurde 1983 in Rom geboren. Er war 2003
Finalist des Premio Calvino und des Campiello Giovani und ist Autor der Romane
Dove eravate tutti (2011, Mondello-Preis und Super Premio Vittorini), Mandami
tanta vita (2013, Salerno Libro d'Europa-Preis, Fiesole Narrativa-Preis und Premio
Strega Finalist), Una storia quasi solo d'amore (2016), Lontano dagli occhi
(2019, Viareggio-Rèpaci-Preis), die alle im Feltrinelli Verlag erschienen sind.
Er hat für das Theater geschrieben und ist Autor von Kinderbüchern sowie von
Büchern, die im Dialog mit einigen der Protagonisten der Kultur entstanden
sind, darunter Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, Nanni
Moretti und Claudio Magris. Er schreibt für 'la Repubblica', 'L'Espresso' und
'Vanity Fair'. Er moderiert die Sendung "La lingua batte" auf Rai
Radio 3. Er wurde in mehrere europäische Sprachen übersetzt. Im Nonsolo Verlag
sind seine Romane Und doch so fern und Fast eine Liebesgeschichte
erschienen, beide von Christiane Burkhardt ins Deutsche übersetzt.
Paolo Di
Paolo è nato nel 1983 a Roma. Finalista nel 2003 al Premio Italo Calvino per
l’inedito e al Campiello Giovani, è autore tra l’altro dei romanzi Dove eravate
tutti (2011, Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita
(2013, Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole Narrativa e finalista
Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi
(2019, Premio Viareggio-Rèpaci), tutti nel catalogo Feltrinelli. Ha scritto per
il teatro ed è autore di libri per ragazzi e di libri nati in dialogo con
alcuni protagonisti della cultura, fra cui Dacia Maraini, Raffaele La Capria,
Antonio Tabucchi, Nanni Moretti, Claudio Magris. Scrive su “la Repubblica”,
“L’Espresso” e “Vanity Fair”. Conduce su Rai Radio 3 la trasmissione “La lingua
batte". È tradotto in diverse lingue europee. Per la casa editrice Nonsolo
Verlag sono usciti i suoi libri Lontano dagli occhi e Una storia
quasi solo d’amore con la traduzione di Christiane Burkhardt.
In dialogo con gli autori/ Im Gespräch mit der Autoren:
Dr. phil. Mag. phil. Renate Lunzer, Dozentin für Italienische Literaturwissenschaft und Translatorik an der Universität Wien. Geboren in Wien, Studium der Klassischen Philologie, Italianistik und Germanistik an der Universität Wien. 1996-97 Forschungsstipendium der Jubliläumsstiftung der österreichischen Nationalbank zum Thema Genese und Wandel des Österreich-Bildes im Werk von Claudio Magris.
Ordentliches Mitglied der Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia.
Ordentliches Mitglied der Accademia degli Agiati (Rovereto).
Programmbeirätin der Incontri Mitteleuropei Gorizia.
Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia.
Forschungsschwerpunkte: österreichisch-italienische Kulturkontakte
und -konflikte, besonders ab 1880; Literatur aus dem Triester und
oberadriatischen Raum; Kriegsliteratur u. Literatur zwischen den beiden
Weltkriegen; Exilliteratur; klassische italienische Moderne;
Übersetzungstheorie („Kultur als Übersetzung“).
Renate Lunzer: Professoressa associata di letteratura italiana e teoria della
traduzione presso l’Istituto di lingue e letterature romanz dell’Università di Vienna,
Socia ordinaria della Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia.
Socia ordinaria dell’Accademia degli Agiati (Rovereto).
Facente parte del Consiglio per la programmazione scientifica dell’Istituto per gli Incontri mitteleuropei (Gorizia).
Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia.
Si occupa in particolare di: contatti e conflitti culturali
italo-austriaci dal 1880 in poi; letteratura giuliana e istriana in
lingua italiana; letteratura italiana relativa al irredentismo, alla
prima guerra mondiale e al periodo tra le due guerre; teoria della
traduzione letteraria.
Remo Castellini, Doktor der modernen Philologie an der Università per Stranieri di Perugia, befasst sich mit der Grenzlandliteratur des Ersten Weltkriegs und der Figur von Vincenzo Cardarelli. Derzeit ist er Doktorand in Vergleichender Literaturwissenschaft und Lektor für italienische Kultur an der Universität Wien. Zu seinen jüngsten Veröffentlichungen gehören: La ferrovia della Maremma tra Cardarelli e Cassola (in Treni letterari. Binari, ferrovie e stazioni in Italia tra '800 e '900, 2020), Identità e alterità: i viaggi in Austria di Vincenzo Cardarelli (2020), Dall'Isonzo. Diario di impressioni e sentimenti di Alojzij Res (2021).
Remo Castellini, laureato in Filologia moderna
presso l’Università per Stranieri di Perugia, si occupa di letteratura
di frontiera della Prima guerra mondiale e della figura di Vincenzo
Cardarelli. Attualmente è dottorando in Comparatistica e lettore di
cultura italiana presso l’Università di Vienna. Tra le sue ultime
pubblicazioni si segnalano: La ferrovia della Maremma tra Cardarelli e Cassola (in Treni letterari. Binari, ferrovie e stazioni in Italia tra ‘800 e ’900, 2020), Identità e alterità: i viaggi in Austria di Vincenzo Cardarelli (2020), Dall’Isonzo. Diario di impressioni e sentimenti di Alojzij Res (2021).